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È il presidente di Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, Stefano Besseghini, a fare una previsione per i costi dell’energia per il 2025. “Probabilmente ci sarà un incremento del 9/10% delle bollette”, dice intervistato da RTL, anche se “sono ragionamenti un po’ difficili da fare perché dipende da quanto una persona consuma e da come va la situazione”.
La situazione è in divenire. Per l’Italia, il problema principale resta quello dell’indipendenza energetica e, soprattutto, dell’approvvigionamento di gas naturale. “Dipendiamo dal combustibile fossile per produrre il 45% della nostra energia”, aveva fatto sapere qualche giorno fa sempre Besseghini.
All’incremento dei prezzi del gas, che si registra ogni anno nei mesi invernali, si aggiunge ancora una volta una situazione geopolitica instabile. In ogni caso, il picco raggiunto pochi giorni fa al Ttf (Title Transfer Facility) di Amsterdam, quando sono stati superati i 50 euro a MWh (quotazione mai così alta da novembre 2023), ha subito una battuta di arresto. È delle ultime ore la notizia che al mercato dei Paesi Bassi l’indice è sceso, determinando un costo di 44,89 euro a megawattora. La situazione resta comunque incerta e bisognerà attendere il prezzo medio mensile per capire cosa accadrà nel dettaglio nel prossimo semestre.
Ufficio Stampa ACP – 11 gennaio 2025